Discarica Baktall

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La Comunità Montana (ora Unione Montana) ha gestito fin dagli anni 80 la discarica Baktall, sita all’ingresso della Val di Nos nel Comune di Gallio, presso la quale sono stati conferiti i rifiuti solidi urbani prodotti dall’Altopiano fino al 2001; dopo la conclusione dei lavori di ricopertura e ricomposizione ambientale effettuati nel 2003, ha avuto  inizio, su autorizzazione dell’Amministrazione Provinciale di Vicenza, la gestione post operativa.

Durante tale fase, denominata anche post mortem, la cui durata è attualmente fissata in 30 anni, la Comunità Montana (ora Unione Montana) svolge pertanto tutte quelle attività necessarie per mantenere i requisiti di sicurezza ambientale così come richiesto dalla normativa vigente (decreto legislativo 36/2003):

  • mantenimento in efficienza delle reti, delle apparecchiature, degli impianti e dei presidi;
  • monitoraggio e controlli per garantire la sicurezza dell'impianto nel suo complesso;
  • analisi semestrali sul percolato, sulle acque sotterranee, sulle emissioni in atmosfera e sul biogas;
  • rilievi topografici del corpo discarica;
  • manutenzione della copertura vegetale con relativi sfalci;
  • gestione e smaltimento del percolato;

La discarica infatti, pur rappresentando uno dei sistemi di smaltimento dei rifiuti più economico nel breve periodo, necessita di una manutenzione e gestione che vanno ben oltre la fine della vita utile, in quanto continuano per molti anni sia la produzione di percolato che l’emissione di gas in atmosfera.

Il percolato, liquido che si genera in seguito a processi di infiltrazione delle acque meteoriche e lisciviazione all'interno della discarica, viene estratto mediante pompaggio da pozzi di captazione e successivamente inviato presso impianti autorizzati allo smaltimento.

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Il biogas è invece il prodotto finale della degradazione microbica della materia organica in assenza d'aria (anaerobica) che si verifica all'interno della discarica. L'estrazione del biogas (captazione) avviene mediante pozzi verticali, posizionati nel corpo della discarica e collegati mediante una rete di tubi ad un sistema di aspirazione.

Dal 2005, il biogas prodotto viene inviato ad una centrale di recupero energetico che ha consentito ad oggi di produrre da fonte rinnovabile circa 1.000 MWh di energia elettrica, attraverso il recupero di circa 800.000 Nm3 di biogas ed evitando in questo modo l’emissione in  atmosfera di circa 700 tonnellate equivalenti di CO2.