Modalità di raccolta e normativa

DISPOSIZIONI PER LA RACCOLTA DEI FUNGHI

 



Con l'entrata in vigore della L.R. n° 7 del 31.01.2012 "Modifiche e integrazioni alla Legge Regionale 19 agosto 1996, n. 23 - Disciplina della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati" sono state apportate modifiche e integrazioni alla vigente normativa.

Le novità più importanti riguardano:

  • La sostituzione del tesserino e del permesso con la ricevuta del versamento di un contributo costituente titolo per la raccolta
  • L'innalzamento del quantitativo giornaliero ammesso (da 2 kg a 3 kg) di cui non più di 1 kg per ciascua delle specie elencate dalla legge
  • L'inasprimento delle sanzioni amministrative


TITOLO PER LA RACCOLTA

La raccolta dei funghi può essere esercitata solo da coloro che sono in possesso della ricevuta del versamento di un contributo che costituisce Titolo per la raccolta valido per l'intero territorio dell'Altopiano. Viene rilasciato a titolo oneroso e dev'essere esibito unitamente ad un documento di identità valido. Ne sono esentati i proprietari dei terreni, gli usufruttuari, i conduttori e i loro familiari, i regolieri, i titolari di diritti su aree di proprietà collettiva e gli aventi diritto di uso civico per la raccolta nei rispettivi fondi


GIORNATE IN CUI E' CONSENTITA LA RACCOLTA

RESIDENTI IN ALTOPIANO Lunedì Martedì Venerdì Sabato Domenica
NON RESIDENTI IN ALTOPIANO Martedì Venerdì Domenica
PER TUTTI Nelle festività infrasettimanali


ORARIO CONSENTITO: 

Per tutti: da un'ora prima della levata del sole fino ad un'ora dopo il tramonto.


TITOLI PER LA RACCOLTA E COSTI

  • Titolo per la raccolta GIORNALIERO: valido per la giornata richiesta. E' rilasciato previo versamento di Euro 12,00;
  • Titolo per la raccolta SETTIMANALE: valido per i giorni consentiti ricompresi in un periodo continuativo di 7 giorni  a far data dal rilascio, previo versamento di Euro 30,00;
  • Titolo per la raccolta MENSILE: con validità per i giorni consentiti e compresi in un periodo continuativo di 30 giorni a far data dal rilascio, previo versamento di Euro 65,00;
  • Titolo per la raccolta ANNUALE: con validità per i giorni consentiti fino al 31 dicembre dell'anno in corso a far data dal rilascio, previo versamento di Euro 180,00.
TITOLO DI RACCOLTA COSTO
GIORNALIERO 12,00 €
SETTIMANALE 30,00 €
MENSILE 65,00 €
ANNUALE 180,00 €

DOVE SI RILASCIANO:

ESCLUSIVAMENTE  tramite il portale PagoPA, presso i soggetti pubblici (Comuni - Ufficio Informazioni Turistiche (I.A.T.) ) - e privati (Pubblici esercizi) di cui si avvale l'Unione Montana per la loro distribuzione.
 

PUNTI DI DISTRIBUZIONE COMUNE INDIRIZZO INDICAZIONI STRADALI
  BAR ALLA VECCHIA STAZIONE Asiago (VI) Viale Stazione, n. 9 PORTAMI QUI
UFFICIO TURISTICO ASIAGO Asiago (VI) Piazza Carli, n. 56 PORTAMI QUI
ALBERGO TOI Camporovere di Roana (VI) Via Trieste, n. 8 PORTAMI QUI
BAR ORTIGARA Canove di Roana (VI) Via Monte Ortigara, n. 5 PORTAMI QUI
PANIFICIO FRIGO SUSANNA Cesuna (VI) Via Magnaboschi, n. 39 PORTAMI QUI
BAR TORTIMA Lusiana Conco (VI) Contrà Tortima, n. 85 PORTAMI QUI
RISTORANTE AL TORNANTE Lusiana Conco (VI) Via Stringari, n. 24 PORTAMI QUI
UFFICIO TURISTICO PRO LOCO ENEGO Enego (VI) Piazza San Marco, n. 15 PORTAMI QUI
BAR LAZZARETTI Foza (VI) Contrà Lazzaretti, n. 13 PORTAMI QUI
RIFUGIO MALGA RONCHETTO Foza (VI) Via Lazzaretti, n. 16 PORTAMI QUI
BAR CAFFÈ ITALIA Gallio (VI) Piazza Italia, n. 26 PORTAMI QUI
BAR ZANZIBAR Mezzaselva di Roana (VI) Via XXI Maggio, n. 152 PORTAMI QUI
EDICOLA ROSSI DI ROSSI SILVIA E LISA Piovene Rocchette (VI) Via Alessandro Rossi, n. 16 PORTAMI QUI
TABACCHERIA SERVIZI BALASSO Thiene (VI) Via Trieste, n. 16 PORTAMI QUI
BAR ANTICA OSTERIA TRE GAROFANI Treschè Cesuna di Roana (VI) Via XXVII Aprile, n. 76 PORTAMI QUI
BAR TRE PEZZI Treschè Conca (VI) Via Fondi, n. 10 PORTAMI QUI
BAR TRATTORIA ALLA BARCAROLA Valdastico (VI) Via Barcarola, n. 37 PORTAMI QUI
SO.MA (EX OASI) Zanè (VI) Via Alessando Manzoni, n. 72 PORTAMI QUI


AGEVOLAZIONI per:

Residenti - Portatori di Handicap - Aventi Diritto di Uso Civico

  • Residenti: sono esonerati dal pagamento del Titolo di raccolta, possono raccogliere in tutto il Territorio nelle giornate di Lunedì - Martedì - Venerdì - Sabato - Domenica
  • Portatori di Handicap (così come  individuati dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 104): sono esonerati dal pagamento del Titolo di raccolta e possono raccogliere nelle giornate di Martedì - Venerdì - Domenica

 

APPROFONDIMENTI:

La raccolta giornaliera pro-capite dei funghi epigei commestibili è limitata a 3 Kg, di cui non più di 1 Kg per ciascuna delle seguenti specie:

SPECIE NOME COMUNE
1 AGROCYBE AEGERITA Pioppini
2 AMANITA CAESAREA Ovolini
3 BOLETUS gruppo edulis Porcini
4 GAMBOSA (Georgii) Fungo di San Giorgio, Prugnolo
5 CANTHARELLUS CIBARIUS Finferlo, Gallinaccio
6 CANTHARELLUS LUTESCENS Finferla
7 CLITOPILUS PRUNULUS Prugnolo
8 CLYTOCIBE GEOTROPA  
9 CRATERELLUS CORNUCOPIOIDES Trombetta da morto
10 MACROLEPIOTA PROCERA e simili Mazza da tamburo
11 MORCHELLA tutte le specie compresi i generi Mitrophora e Verpa Spugnola
12 POLYPORUS pes caprae  
13 TRICHOLOMA gruppo terreum Morette
14 RUSSOLA VIRESCENS Verdone 

 

L'Agrocybe aegerita, volgarmente conosciuto come Piopparello, è uno dei più gustosi, profumati ed apprezzati funghi commestibili. È una specie saprofita piuttosto adattabile che si presta molto bene alla coltivazione artificiale, su ceppi di latifoglie (pioppo e sambuco) parzialmente interrati ed umidi e si trova dalla primavera fino all'autunno. Il cappello, inizialmente bruno scuro, diventa sempre più chiaro e raggiunge fino ai 14 cm di diametro.

Agrocybe aegerita

L'Amanita caesarea, volgarmente conosciuta come Ovolo buono, è uno dei più apprezzati e ricercati funghi commestibili. Al contrario di molte specie fungine che necessitano di umidità elevata, questa specie predilige un clima secco. È un fungo raro che cresce soprattutto nei boschi di castagni e querce ad una altitudine che solitamente non supera i 1000 m. Il cappello ha un colore arancione, inizialmente racchiuso nel velo primordiale, simile ad un uovo, con la crescita assume una forma piana, di dimensioni fino a 20 cm di diametro.

ATTENZIONE: si raccomanda di non raccogliere mai esemplari allo stato di ovolo o non dischiusi, sia perchè le spore non possono disperdersi nell'ambiente sia perchè è più facile la confusione con altre specie velenose e mortali.

Amanita caesarea

Porcini crescono nelle brughiere e nei boschi di querce, castagni, faggi e conifere, durante i mesi caldi dell'estate fino all'autunno inoltrato. Il Boletus edulis, è uno dei porcini più conosciuti, è un fungo edule con cappello che arriva fino a 30 cm di diametro, dapprima emisferico, irregolarmente lobato, poi piano, regolare. Il gambo è generalmente robusto, spesso bulboso o ingrossato alla base e assottigliato all'apice. È frequente sotto conifere e faggi. Di solito si trova dal mese di luglio in poi e preferisce climi freschi, resistendo anche a un discreto freddo, tanto che può resistere alle prime gelate.

boletus edulis

Il Calocybe gambosa, comunemente chiamato Prugnolo, matura secondo la tradizione popolare il 23 aprile, giorno della ricorrenza di San Giorgio, ovviamente può anticipare o posticipare la sua comparsa di alcune settimane a seconda dell'altitudine e dell'andamento stagionale. Cresce nei prati e ai margini del bosco, spesso in cerchi. Lo si trova di sovente tra i cespugli di piante spinose. Inizialmente il cappello è rotondeggiante, poi quasi piano. Tipicamente di colore bianco, ma si possono trovare esemplari di colore nocciola chiaro. La legge italiane vieta la raccolta di questa specie per gli esemplari aventi il diametro del cappello inferiore ai 2 cm. 

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Il Cantharellus cibarius, volgarmente chiamato Gallinaccio o Finferlo, è uno dei funghi più conosciuti. Il cappello è piccolo, irregolare, ondulato, con margine rivoluto, liscio, di colore giallo-arancione o giallo-oro. Cresce in estate-autunno, nei boschi di latifoglie e aghifoglie, si trova in numerosi esemplari disposti a circoli o a gruppi.

gallinaccip

Il Cantharellus lutescens, volgarmente chiamato Finferla, è un fungo che preferisce i luoghi umidi. È una specie caratteristica dei boschi di conifere, in cui cresce in grandi gruppi, si trova anche nelle torbiere e nelle faggete a suolo acido. Ha gambo inizialmente pieno, poi vuoto con cavità al centro del cappello. Il cappello misura 3-5 cm ed è bruno-nero, rugoso.

finferla

Il Clitopilus prunulus, chiamato anche Prugnolo, ha il cappello bianco grigiastro, generalmente opaco ma molto brillante se umido. Il gambo é pieno, bianco, pruinoso. È un fungo simbionte che cresce nei prati e nei boschi di aghifoglie e latifoglie, dall'estate all'autunno. In molte regioni d'Italia gli viene dato l'appellativo di "Spia del Porcino" dato che condivide habitat e condizioni climatiche con il Boletus edulis. E' molto facile confonderlo con le Clitocybe bianche tutte tossiche e, dalle quali, si distingue principalmente per il suo caratteristico odore di farina fresca e per le lamelle che a maturità si tingono di rosa.

prugnolo

La Clitocybe geotropa ha il cappello che da giovane è convesso-campanulato, poi piano ed infine leggermente depresso al centro. È  carnoso, liscio con margine sottile e involuto; di colore giallo-biancastro oppure nocciola, le lamelle sono decorrenti e la cuticola è vischiosa a tempo umido. Cresce nei prati e nei pascoli, tra cespugli spinosi, in gruppi di numerosi esemplari, generalmente in circolo. Fruttifica dalla fine dell'estate all'autunno inoltrato. Si può confondere, specialmente in giovane età, con l' Entoloma lividum, molto velenoso, con forte odore di farina, lamelle non decorrenti, di colore bianco e poi rosa salmone.

CLYTOCIBE GEOTROPA

Il Craterellus cornucopioides è chiamato comunemente Trombetta dei morti. Il nome comune trombetta dei morti è dato non tanto per il colore scuro, ma perché spunta intorno al 2 novembre, giorno della Commemorazione dei defunti. È un fungo di modestie dimensioni, imbutiforme, con cappello cavo che non supera gli 8 cm. Si presenta nero all'interno e grigio cenere/argento all'esterno. Ha profonde cavità lungo tutto il gambo fino alla base. La trombetta cresce in autunno inoltrato, a gruppi talvolta molto numerosi e più raramente in esemplari singoli, in terreni umidi, all'interno di boschi e foreste di latifoglie decidue, spesso vicino a ceppaie marcescenti, sotto fogliame in decomposizione e in zone muschiose.

craterellus corn

La Macrolepiota procera, volgarmente conosciuta come Mazza di tamburo, è uno dei più vistosi, conosciuti e apprezzati funghi commestibili.
La sua tossicità da cruda è causa di frequenti intossicazioni. Il cappello è inizialmente sferoidale, piano a maturità. È coperto di scaglie fioccose e brunicce con caratteristica disposizione radiale, sempre più rade verso il margine che si presenta sfrangiato. Vive indifferentemente in boschi di latifoglie o di conifere, come nei prati e nelle radure. Spesso gregario.

Macrolepiota procera

Morchella è un genere di funghi che volgarmente sono chiamati Spugnole. In tutto, nel genere Morchella, sono state descritte 15 specie. Il cappello è completamente saldato al gambo, di altezza variabile da 4 a 12 cm, cavo e brunastro, a forma di spugna, costituito "alveoli". La superficie del cappello è percorsa da una tipica campitura a forma di nido d'ape, nei cui recessi si formano le spore. La forma può essere ovale, a pera o a cono appuntito; il colore va dal marroncino all'olivastro passando per l'ocra. Il gambo è cavo. Spesso gregarie, le spugnole crescono in primavera, sia nei boschi di conifere che di latifoglie, su terreni ghiaiosi o sabbiosi. Tutte le specie sono eduli solo dopo bollitura e velenose da crude.

morchella

Il Polyporus pes-caprae, chiamato anche Barbone, ha una caratteristica forma a ventaglio. Ha il cappello reniforme, con gambo laterale ingrossato alla base, bianco crema a base giallastra; il cappello, lungo fino a 15 cm, si ingrossa verso il gambo, e si assottiglia verso il margine opposto. La sua superficie è marrone e suddivisa in fitte squame in rilievo dure e spesse, la parte inferiore è segnata da grandi pori poligonali prima bianchi e poi giallo limone.

polyporus

Al Genere Tricholoma  vi appartengono specie prevalentemente di taglia media o grande. In senso stretto raggruppa oltre 120 specie, tutte terricole. Le specie appartenenti al Genere Tricholoma presentano di solito un cappello a forma abbastanza regolare, che a maturità diventa convesso. Il margine si presenta spesso involuto, liscio, scanalato e talora villoso. La cuticola varia molto sia per il colore ( dal bianco ghiaccio al giallo-ocra ) che per la struttura. Il gambo è solitamente centrale, fibroso, liscio. Essi amano generalmente temperature non troppo elevate e climi freschi ed umidi. Sono funghi tipicamente autunnali ed a volte possono crescere fino all’inizio dell’inverno.

tricholoma

La Russula virescens, volgarmente chiamata Verdone, è considerata la migliore tra le russole commestibili. È facilmente riconoscibile per la cuticola fortemente areolata, quasi unica nel genere e per il colore verde-azzurro della stessa. Il cappello è compatto e carnoso, prima globoso, con margine aderente al gambo, infine spianato, leggermente depresso al centro, molto friabile con margine prima sottile e poi scanalato. È un fungo simbionte, cresce in estate-autunno, solitario o in gruppi, soprattutto boschi di latifoglie, spesso anche fra l'erba ai margini del bosco.

russola

 

DOWNLOAD NORMATIVA

Normativa_vigente_2012.pdf

 

funghi
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