Descrizione del progetto

L'Unione Montana ha tra i suoi principali obiettivi, la tutela e la valorizzazione anche a fini turistici delle peculiarità di carattere ambientale, storico, culturale e la gestione di un territorio montano unico nel suo genere.

Il "Progetto di Tutela del Patrimonio storico della prima guerra mondiale sugli Altipiani vicentini" che coinvolge anche altre tre Comunità (oggi Unioni) Montane, la Provincia e la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Verona, persegue perfettamente tali obiettivi, riscoprendo e recuperando un tessuto di forme e di opere, lasciate dal conflitto, ancora straordinariamente leggibili nel territorio e che costituiscono uno dei più interessanti esempi di simbiosi tra natura e storia.

forte-lisser

Finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con un importo di € 6.300.000,00, il progetto individua 19 ambiti prioritari di intervento che sono dislocati su un territorio che comprende buona parte delle Prealpi Vicentine e che sono stati selezionati a partire dalle risultanze delle campagne catalografiche intrapresi ai sensi della L.R. n. 43/97.

Sulla base di uno specifico accordo di programma che ha attribuito alla Spettabile Reggenza il ruolo di capofila, l'ente ha pertanto organizzato e coordinato le varie fasi necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati: dalla costituzione di un apposito gruppo di  lavoro, all'elaborazione dei progetti esecutivi dei vari ambiti, all'organizzazione delle gare d'appalto, all'affidamento dei lavori o alla realizzazione degli stessi  in diretta amministrazione, al coordinamento delle svariate realtà territoriali, delle relative amministrazioni, delle associazioni d'arma.

Nonostante le diverse difficoltà di carattere amministrativo, logistico, organizzativo, climatico,  che interventi di tale natura inevitabilmente comportano, ad oggi, dopo cinque anni di lavoro, buona parte di quanto programmato è stato realizzato, con l'utilizzazione di oltre l'80 % delle risorse assegnate e con l'obiettivo di chiudere tutti i cantieri entro la fine del 2011.

Tutto questo ha consentito la concretizzazione di importanti interventi sui siti individuati, dalle Fortezze (Campolongo, Verena, Interrotto, Lisser, Campomolon, Enna, Maso, Barriola) ai campi di battaglia (Ortigara, Cengio, Pasubio, Novegno, Cesuna, etc…), restituendo al visitatore un enorme patrimonio di opere e percorsi che manifestano ancora una straordinaria forza evocativa e di connotazione del territorio e la cui scomparsa avrebbe rappresentato una perdita secca e irreparabile non solo per la memoria della grande guerra, ma anche per l'identità stessa dei luoghi.

A completare il sistema dell'Ecomuseo della Grande Guerra vi sono poi i centri visite: dopo la realizzazione di quelli di Tonezza del Cimone e di Posina, si aggiungono quest'anno quello di Recoaro e quello di Asiago.

Parallelamente agli innumerevoli interventi sopra citati, la Comunità Montana (ora Unione Montana), nell'ottica di diffondere la conoscenza dell'immenso patrimonio presente sul territorio, ha avviato altre iniziative tra le quali il corso di aggiornamento per le guide turistiche sui luoghi della Grande Guerra e la creazione del sito internet www.ecomuseograndeguerra.it; Il sito, costantemente aggiornato, ha riscosso numerosi apprezzamenti, tanto che le Provincie di Vicenza, Treviso, Belluno, Venezia, nell'ambito del progetto "I luoghi e le memorie della Grande Guerra nel Veneto" hanno ritenuto di affidare alla Comunità Montana (ora Unione Montana) l'intervento di implementazione dello stesso al fine di farlo divenire il portale dell'Ecomuseo della Grande Guerra del Veneto.

torna all'inizio del contenuto