Scheda intervento n. 12: Piano di riorganizzazione della mobilità
Nell’ottica di un miglioramento del trasporto in Altopiano, la Strategia ritiene opportuno elaborare un piano di riorganizzazione della mobilità in grado di indicare, da un lato, il sistema di offerta dei trasporti esistente, dall’altro lato, la necessità di attivare nuovi interventi per aprire il territorio dell’Area interna al sistema di trasporto nazionale (nuove linee di TPL, miglioramento nel collegamento autostradale, aeroportuale e ferroviario).
Conoscere i fabbisogni di mobilità degli abitanti e dei turisti dell’Altopiano è una esigenza essenziale per rispondere alle problematiche evidenziate in fase diagnostica (accesso all’Altopiano e mobilità interna, problematiche di congestione connesse ai carichi di punta stagionali per carenze infrastrutturali e di servizi di trasporto pubblico, etc…).
Il Piano consentirà quindi una raccolta di dati indispensabili per lo sviluppo di azioni finalizzate ad accrescere l’accessibilità e la qualità dei sistemi di trasporto così come gli interventi di adeguamento strutturale e legati alla sostenibilità ambientale del territorio, in accordo con l’Agenzia della Mobilità e della Provincia.
Sarà redatto un PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) completo di VAS – VINCA, finalizzato a raccogliere i dati indispensabili per lo sviluppo di azioni volte ad accrescere l’accessibilità e la qualità dei sistemi di trasporto come gli interventi di adeguamento strutturale (manutenzione, messa in sicurezza delle infrastrutture, attrezzaggio di parcheggio e nodi di scambio, implementazione di piattaforme per l’infomobilità), e legati alla sostenibilità ambientale del territorio (acquisto di mezzi di trasporto pubblico a minor impatto ambientale, infrastrutture greenway per la mobilità dolce del territorio), in accordo con l’Agenzia della Mobilità e della Provincia.
Il Piano consentirà quindi una raccolta di dati indispensabili per lo sviluppo di azioni finalizzate ad accrescere l’accessibilità e la qualità dei sistemi di trasporto così come gli interventi di adeguamento strutturale e legati alla sostenibilità ambientale del territorio, in accordo con l’Agenzia della Mobilità e della Provincia.
Sarà redatto un PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) completo di VAS – VINCA, finalizzato a raccogliere i dati indispensabili per lo sviluppo di azioni volte ad accrescere l’accessibilità e la qualità dei sistemi di trasporto come gli interventi di adeguamento strutturale (manutenzione, messa in sicurezza delle infrastrutture, attrezzaggio di parcheggio e nodi di scambio, implementazione di piattaforme per l’infomobilità), e legati alla sostenibilità ambientale del territorio (acquisto di mezzi di trasporto pubblico a minor impatto ambientale, infrastrutture greenway per la mobilità dolce del territorio), in accordo con l’Agenzia della Mobilità e della Provincia.
RELAZIONE TECNICA:
1 | Codice intervento e Titolo | N. 12: Piano di riorganizzazione della mobilità |
2 | Costo e copertura finanziaria | Costo complessivo: € 95.343,12 di cui: € 50.000,00 - Legge di Stabilità (finanziamento originario); € 13.343,12 – Risorse proprie dell’ente € 32.000,00 - Legge 160 del 2019 (annualità 2021) – Monitoraggio biennale |
3 | Oggetto dell'intervento | Elaborazione di un piano di riorganizzazione della mobilità. |
4 | Localizzazione intervento | Comuni Area Interna - Rif. Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni |
5 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento |
La mobilità rappresenta un pre-requisito fondamentale per attuare interventi mirati a migliorare l’accessibilità del territorio. Allo stato attuale, si avvertono diverse criticità che riguardano sia l’accesso all’Altopiano che la mobilità interna tra i comuni dell’Altopiano, con un impatto negativo sui cittadini e sui turisti. In primo luogo, le connessioni con la pianura risultano insufficienti a coprire i carichi di punta determinati dai flussi stagionali: la mobilità dalla pianura verso l’Altopiano (e viceversa) risente infatti di carenze infrastrutturali e dei servizi di trasporto, che causano problematiche di congestione del traffico. In secondo luogo, l’adeguamento infrastrutturale dei punti di accesso all’Altopiano va affiancato ad un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, sia per far fronte alla congestione del traffico nei periodi di alta stagionalità, sia per rispondere alla necessità di mobilità pubblica tra i comuni limitrofi alternativa al mezzo privato. I dati sul pendolarismo evidenziano infatti uno sbilanciamento per la maggior parte dei comuni dell’Altopiano. Considerando gli spostamenti giornalieri per motivi di studio e lavoro dei residenti, Asiago è il comune in cui gli spostamenti quotidiani rimangono al proprio interno (80,6% per lavoro, 91,2% per studio). Il Comune di Rotzo è invece quello che ha la percentuale più alta di pendolari che si spostano al di fuori del comune di residenza per motivi di lavoro (69,2%). In ambito scolastico, la quota di studenti che si sposta al di fuori del proprio Comune di residenza non supera mai il 51% del totale, fatta eccezione del Comune di Roana. Il forte utilizzo del mezzo privato emerge anche dall’analisi dei tassi di motorizzazione che si mantengono piuttosto elevati e superiori sia alla media nazionale (61,2 veicoli per 100 abitanti) che a quella provinciale (82,5 veicoli per 100 abitanti) (ACI Istat, 2011). Il tasso più elevato risulta Lusiana (92,3), seguito da Rotzo (90,1). I Comuni di Asiago, Conco, Foza e Roana mantengono tassi di motorizzazione fra 89,3 e 81,6 mentre Gallio e Enego risultano i più virtuosi (rispettivamente 78,5 e 71,3). Da questi valori emerge che il possesso del veicolo, come forma di indipendenza negli spostamenti, risulta un fattore chiave nei comuni dell’Altopiano e in continua crescita negli anni dal 2002 al 2014, in controtendenza rispetto alla media nazionale e dei grandi comuni. Queste evidenze sono confermate anche da un’indagine Nomisma (2014) da cui emerge che il 90% dei turisti accede in Altopiano tramite la propria auto; l’autobus o il pullman di linea viene utilizzato soltanto dal 2% dei turisti, mentre l’utilizzo combinato treno e autobus non raggiunge l’1%. Di fronte a questi dati risulta evidente come i comuni dell’Altipiano siano caratterizzati da una forte mobilità, specie di tipo extra-comunale, che si contraddistingue per forme di ripartizione modale fortemente polarizzate verso un utilizzo intensivo di spostamenti di tipo privato. Questo squilibrio nella ripartizione modale, unito a tassi di motorizzazione molto elevati, costituisce una criticità per il territorio e la qualità della vita dei suoi abitanti. L’intervento prevede quindi l’elaborazione di un piano di riorganizzazione della mobilità che indicherà, tra gli altri, il sistema dei trasporti esistente oltre che i nuovi interventi attivabili per il miglioramento ai collegamenti alla rete esterna all’area. L’azione risulta coerente con la Strategia Nazionale Aree Interne nell’ambito del rafforzamento dei servizi essenziali e con le altre azioni previste nel Documento di Strategia d’Area dell’Altopiano riguardanti la mobilità e quelle inerenti le politiche di sviluppo locale del turismo. |
6 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Si elaborerà un piano di riorganizzazione della mobilità in grado di indicare, da un lato, il sistema di offerta dei trasporti esistente, dall’altro lato, la necessità di attivare nuovi interventi per aprire il territorio dell’Area interna al sistema di trasporto nazionale (nuove linee di TPL, miglioramento nel collegamento autostradale, aeroportuale e ferroviario). Conoscere i fabbisogni di mobilità degli abitanti e dei turisti dell’Altopiano è una esigenza essenziale per rispondere alle problematiche evidenziate in fase diagnostica (l’accesso all’Altopiano e la mobilità interna, problematiche di congestione connesse ai carichi di punta stagionali per carenze infrastrutturali e di servizi di trasporto pubblico, etc..). Il PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) completo di VAS – VINCA consentirà quindi una raccolta di dati indispensabili per lo sviluppo di azioni finalizzate ad accrescere l’accessibilità e la qualità dei sistemi di trasporto così come gli interventi di adeguamento strutturale e legati alla sostenibilità ambientale del territorio, in accordo con l’Agenzia della Mobilità e della Provincia. A valle del Piano, le azioni di riorganizzazione ed eventuale potenziamento dei servizi di TPL saranno recepite nell’ambito della rete dei servizi di TPL minimi della Provincia di Vicenza, in stretto accordo con i piani di programmazione regionale e locale. In seguito all’approvazione del PUMS si procederà, come previsto dalle linee guida e con le modalità previste nel piano stesso, all’attività di monitoraggio, che rappresenta l’ultima fase del processo di pianificazione del PUMS. Il monitoraggio consiste nella rilevazione – ad intervalli almeno biennali – dei progressi compiuti nella realizzazione delle azioni e degli interventi pianificati e quindi verso il raggiungimento dei macro- obiettivi e degli obiettivi specifici del PUMS, sulla base dell’insieme degli indicatori identificati. L’obiettivo dell’attività di monitoraggio è quello di fare emergere eventuali scostamenti tra l’effettiva realizzazione del PUMS e quanto pianificato e tra il valore effettivo degli indicatori in un dato momento e i relativi target prefissati, attraverso il confronto tra il valore degli indicatori ex-post con quello stabilito ex-ante. Una programmata ed efficiente azione di monitoraggio permette di capire nel tempo qual è l’effettivo costo sociale della mobilità, ad esempio in termine di incidentalità, di mortalità, di perdite di tempo dovuti alla congestione del traffico o di malattie croniche riconducibili all’inquinamento. Un meccanismo di monitoraggio e di valutazione adeguato permette di: • rivedere le misure al fine di conseguire gli obiettivi in modo più efficace; • fornire le prove a sostegno dell’efficacia del Piano; • continuare il percorso partecipativo con cittadini, enti e stakeholders. Il monitoraggio del Piano è quindi per definizione: “l’attività sistematica di collezione di dati finalizzata alla definizione di indicatori che forniscono alle amministrazioni, stakeholders e cittadini, informazioni sullo stato di attuazione e raggiungimento degli obiettivi prefissati”. Gli obiettivi di un Piano di monitoraggio sono i seguenti: • Creare una cultura relativa alla misurazione e alla valutazione di azioni legate alla mobilità sostenibile; • Fornire indicazioni di organizzazione e di project management per le attività; • Costruire un percorso di arricchimento di conoscenze e sviluppo di competenze specifiche; • Assicurare una robusta, affidabile e continua fonte di informazioni e dati per la comunicazione e divulgazione delle politiche e misure messe in atto; • Identificare gli ostacoli e i fattori chiave per la progettazione e realizzazione delle misure e per l’individuazione di risposte tempestive ed efficaci; • Determinare come verrà valutato il livello di attuazione della misura e il conseguimento dell'obiettivo; • Sviluppare meccanismi adeguati a valutare la qualità del processo di pianificazione; • Rendere le modalità di monitoraggio e di valutazione parte integrante del PUMS. Dal punto di vista operativo le attività previste per realizzare il primo monitoraggio biennale del piano, saranno: 1) Supporto/Assistenza tecnica per l'impostazione e avvio del processo di monitoraggio del piano: impostazione metodologica delle misure da im-plementare, programmazione e coordinamento delle attività per la fase di attuazione, verifica e valutazione degli effetti, produzione di un report in-termedio al termine del primo anno successivo all'approvazione e del re-port di monitoraggio completo al termine del secondo anno, ivi incluso il confronto e la condivisione periodica con il gruppo di lavoro interno ap-positamente costituito per la redazione del PUMS; 2) Aggiornamento annuale dei dati di mobilità attraverso il monitoraggio dei flussi di traffico e della sosta nei periodi di punta massima estate/inverno: a) 3 gg consecutivi di rilievo (72h) su 13 sezioni correnti (ven-dom). Operazione da effettuare in periodo estivo e invernale; b) 4h di punta/gg per 4 intersezioni (2h mattina 2h pomeriggio giorno feriale e domenica); c) 11 aree di rilievo della sosta. |
7 | Risultati attesi | Riorganizzazione sostenibile della mobilità dell’area dell’Altopiano. |
8 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatori di realizzazione: Studio di fattibilità per la riorganizzazione della mobilità Base line: 0 – Target: 1 Fonte dei dati: Unione Montana Indicatore di risultato: Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilità sostenibile Definizione: Numero di persone che usufruiscono di servizi collettivi innovativi sul totale della popolazione residente o del target di riferimento. Baseline: 0 – Target: +15% Fonte dei dati: indagine ad hoc |
9 | Soggetto attuatore | Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni |
10 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | Responsabile Area Ambiente - Lavori Pubblici Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni |
11.1 | Animazione territoriale | Articolo su "l'Altopiano" |
11.2 | Animazione territoriale | Articolo su "l'Altopiano" |
11.3 | Animazione territoriale | Articolo su "l'Altopiano" |